chi siamo

L' Associazione Amici del Rene di Vicenza AARVI onlus è una libera Associazione senza fini di lucro con sede presso il reparto di Nefrologia dell'Ospedale San Bortolo che, da quasi venti anni, è impegnata a sostenere i pazienti affetti da malattie renali ed il Dipartimento di Nefrologia mediante donazioni ed opere di volontariato. Promuove la ricerca scientifica nel campo delle malattie renali e svolge informazione verso la cittadinanza.
L' AARVI onlus ha reso possibile la realizzazione di "Carpediem" la prima macchina al mondo per la dialisi dei neonati, e l'attivazione del progetto WAK (rene indossabile), assieme a molti altri progetti e alla creazione di un Istituto Scientifico dove accogliere ricercatori italiani ed esteri: L'IRRIV.

IRRIV è un acronimo internazionale che sta per lnternational Renal Research lnstitute of Vicenza. Nel 2008, da una idea del professor Ronco, inizia un percorso supportato dall'Associazione Amici del Rene di Vicenza Onlus, che si materializza nella genesi di un istituto scientifico accorpato al Dipartimento di Nefrologia le cui funzioni principali sono la ricerca e la didattica. L'IRRIV è in pratica il braccio scientifico di A.A.R.VI. e costituisce un incubatore di idee ed un contenitore di progetti e ricerche interamente finanziati dall'Associazione A.A.R.VI. Inizialmente costituito come una entità virtuale e solamente esistente nell'opera dei ricercatori e nelle loro pubblicazioni scientifiche, IRRIV è oggi diventato una realtà con spazi fisici reali, laboratori, sale di studio ed una biblioteca multimediale. Facendo seguito all'iniziativa posta in essere nel 1999 per il riammodernamento dell'intero Dipartimento con il progetto NEFRO 2000, nel 2011 il progetto IRRIV ha consentito di creare al piano secondo della palazzina della nefrologia, oltre che i laboratori, anche la nuova area per le molteplici attività ambulatoriali comprese quelle per il trapianto, la nuova sala operatoria per gli accessi dialitici peritoneali e vascolari e la continuazione della realizzazione museale già presente al piano primo del reparto.
Print Friendly, PDF & Email